Questa sera vorrei scrivere qualcosa a riguardo di questo sito, thoughts.com (è una marchetta, ma non ditelo a nessuno…).
Cos’è Thoughts.com?
E’ una community online al 100% free, ossia completamente gratuita, con alcune caratteristiche particolari difficilmente riscontrabili in altre community simili, come banda illimitata, per fare blogging, pubblicare articoli, testi, caricare e condividere video,foto, podcast, forum e altro ancora.
Una comunità online sulla quale incontrarsi virtualmente e discutere di tutto condividendo le proprie esperienze con il resto del mondo.
Thoughts.com è stata fondata da Ben Ogden, un imprenditore e ossessivo di Internet, ha iniziato lo sviluppo della comunità thoughts.com con una visione diventata poi un veicolo per contribuire a cambiare il mondo in modo positivo.
Oltre a lavorare su thoughts.com, Ben è appassionato di Famiglia, Film, Musica, Snowboard, e di viaggi.
Shannon Jones è nota anche come “thoughts_staff” su Thoughts.com e lavora per mantenere pulito il sito da fastidioso spam e agisce come un andare tra i membri e per i pensieri Tech Team. A parte la sua responsabilità sulla Thoughts.com, Shannon e suo marito, Ryan, proseguire la loro attività creativa passioni di New York.
Per diventare un membro di thoughts.com, basta ovviamente come prima cosa iscriversi e vi verranno messi a disposizione tutti i mezzi per fare upload e scrivere testi.
Un tour esplicativo è disponibile sulla loro homepage.
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Forse non tutti sanno che oggi (anzi ieri) è la giornata mondiale dedicata alla fotografia stenopeica, ossia l’essenziale principio della fotografia, che passa tutto attraverso un buco…
Si tratta infatti di realizzare fotografie con il foro stenopeico, un foro piccolissimo (0,25 piu o meno) attraverso il quale proiettare le immagini su un supporto sensibile.
Il bello di questa cosa è che le fotocamere si possono facilmente autocostruire, con risultati a volte sorprendenti.
In rete si trovano diversi tutorial o testimonianze di costruzioni piu o meno stravaganti, come ad esempio la matchbox pinhole.
Il pinholeday, non è un concorso ma semplicemente una manifestazione a livello mondiale
Io ho partecipato con la foto che segue, realizzata il 25 aprile, con la Holga 120PC e sviluppo casalingo con Kodak Xtol.
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Epilogo
Tutto sommato visto l’iniziale timore per questa piccola avventura devo dire che è andato tutto bene, la tecnica è comunque da affinare, ma è molto creativa e interessante.
Addirittura mi sono spinto subito in un crossprocessing, ossia, ho sviluppato una pellicola per diapositiva (fuji velvia50) con i chimici sbagliati (c-41) invece del processo apposito (E-6), ma si tratta di un processo noto e certi casi molto creativo, per via delle tonalità che si possono ottenere.
Eccone un esempio.
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Ed eccoci a descrivere di nuovo il processo di sviluppo.
A questo punto abbiamo i nostri chimici in bottiglie da 1 litro, e partiamo con il processo di sviluppo vero e proprio, ossia entriamo in camera oscura e inseriamo la pellicola al buoi completo dentro la tank.
Prima però avremo preparato la quantità di bagni adeguata e li avremo messi a bagnomaria con acqua calda ad oltre 45 gradi in modo da ottenere una temperatura del bagno cromogeno (il piu importante, per precisione) di 37,8 +/- 0.15 diciamo 38 gradi per comodità.
Questa è a tutti gli effetti l’operazione piu complicata di tutto il processo, ossia mantenere una temperatura precisa per qualche tempo.
Con un pò di esperienza si riuscirà ad essere sempre piu precisi, e si capiranno le temperature del bagnomaria da usare.
- FL1 - Partiamo, l’emozione sale, cosi come la temperatura del bagno cromogeno, una volta stabile a 38 lo versiamo nella tank agitando i primi 30″ e poi successivamente per 10 secondi ogni minuto, per un tempo complessivo di 3′ 15″.
- FL2 - Svuotiamo ed riempiamo con il bagno di sbianca la cui temperatura non necessita di precisione assoluta, facciamo partire il cronometro, agitiamo per i primi 30″ e successivamente 10″ ogni minuto, per un tempo di 6′ 30″.
- PRIMO LAVAGGIO - Le istruzioni dicono per 3′ e 15″ ma io uso il metodo ilford, ossia sciacquo con diversi ribaltamenti.
- FL3 - FIXER Stessa tecnica di agitazione per 6′ 30″ dopodichè procediamo con il SECONDO LAVAGGIO.
- FL4 - Stabilizzatore, va inserito e fatto agire per 1′ 30″ (io agito in continuazione)
- Per finire, risciaquo, ma su questo punto ho qualche dubbio dal momento che le istruzioni non dicono nulla, e non vorrei che risciaquando andassi ad annullare l’effetto dello stabilizzatore.
Beh che dire ora si estrae la pellicola dalla tank e con un pò di sconforto si avra una striscia di negativi di colore rossastro (se va bene) ma niente paura una volta stampati o scannerizzati, riporteranno i colori.
Avete cosi sviluppato in casa il vostro primo rullino a colori.
Ripeto il passaggio piu importante è il primo bagno (cromogeno) o meglio il rispetto preciso della sua temperatura.
Un altro piccolo trucco è mettere a bagno i chimici parecchio tempo prima, in modo da stabilizzare la temperatura, altrimenti vi troverete come me a combattere con acqua calda e ad aspettare impazienti la temperatura salire
Al prossimo post i miei risultati.
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Eccomi ancora a raccontare la mia prima esperienza di sviluppo pellicola colore con il kit FLC di Ornano.
Con un poco di incertezza, ho iniziato a preparare le soluzioni
- FL1 - Sviluppo cromogeno, composto da 3 flaconi, che vanno disciolti progressivamente nell’ 80% del volume finale di acqua a 30-35 gradi
- FL2 - Sbianca, va disciolto nel 30%del volume di acqua che può andare dai 15 ai 40 gradi quindi abbastanza tollerante.
- FL3 - Fissaggio, va nel 70% di acqua, sempre dai 15 ai 40 gradi
- FL4 - Stabilizzatore, disciolto nell’ 80% di acqua dai 15 ai 40 gradi
A questo punto ci si ritrova con 4 bottiglie (meglio se a soffietto) di preparato pronto la cui conservazione va ai circa 2 mesi per lo sviluppo cromogeno se ben conservato, fino ai 6 mesi per gli altri.
Ogni commento e consiglio è ben accetto
Alla prossima.
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Ecco come procederò in questa avventura, ovvero come scrivere una pseudo-guida senza saperne una cippa….
Ho già avuto qualche piccola esperienza con lo sviluppo di pellicole in bianco e nero, quindi non ho avuto bisogno di procurarmi tutto il necessario.
Quello che serve è
- La tank nel mio caso una Paterson a 2 spirali
- Un termometro, meglio se elettronico o comunque di una certa precisione
- I chimici (kit Ornano)
- Caraffe graduate (almeno 4 visto che è un processo a 4 bagni)
Ho acquistato alcuni rullini colore scaduti dal 2006, però a pensarci bene credo di aver sbagliato, per il semplice fatto che, nel caso uscissero foto con dominanti di colore, non saprò mai se si tratta della pellicola o è colpa del mio maldestro sviluppo.
Adesso non mi resta che raccogliere un pò di materiale (ergo scattare foto) e non troppo particolari, vista la probabilità di un insuccesso, altrimenti potrei anche restarci male.
Un intero processo è descritto in inglese dall’autore della foto di cui riporto i credit.
Chiunque voglia lasciarmi qualche consiglio, lo apprezzerei molto volentieri.
Per ora è tutto, al prossimo step.
photo credit ordfabriken
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Sono in procinto di sviluppare i miei primi rullini a colori in casa, ho infatti comprato il kit della Ornano che comprende tutti i chimici occorrenti.
Come al solito sono assalito da mille dubbi, anche perchè da quello che si legge in giro, la temperatura dei chimici, deve essere abbastanza precisa (38 gradi +/- 0.3) pena la formazione di strane dominanti di colore.
La cosa devo dire che mi emoziona, è una sorta di sfida, anche se poi magari, i negativi mi faranno tornare con i piedi per terra…
Prossimamente magari mostrerò qualche mio capolavoro.
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E’ passato qualche giorno dal mio ultimo post, ed è dovuto a fatto che mi sono aggiudicato su ebay, una bellissima fotocamera a medio formato, una Pentacon six di fabbricazione tedesca, che a dirla cosi sembra si stia parlando di un’ arma.
E la sensazione è quella quando la si maneggia, sembra un carro armato, un cubo di metallo pesantissimo, ed è dotata di un ottimo obiettivo, un zeiss biometar 80/2.8.
Ecco allora che data l’impazienza ieri sono andato in giro a scattare qualche foto di prova, e su 12 ne ho salvata 1, sviluppo casalingo in xtol per 13.5 minuti.
Una fotocamera abbastanz aimpegnativa ma che può regalare ottimi risultati, al contrario dei miei…
Ma questo è solo l’inizio, ovvero il mio ingresso nel magico mondo del medio formato…
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