Invece probabilmente la farà franca, e crede di prendere in giro tutti con assurde motivazioni…
La tesi del ministro è fantastica. In sostanza dice: Io credevo che la casa costasse 610 mila euro. Mai saputo che costasse di più. Se qualcuno ha versato alle venditrici altri 900 mila euro, lo ha fatto senza dirmelo.
In altre parole, lui nel 2004 avrebbe acquistato un appartamento di quasi 200 metri quadri davanti al Colosseo convinto che costasse 610 mila euro: né le proprietarie dell’immobile, né il notaio, né altri gli avrebbero detto il vero prezzo della casa, un milione e mezzo di euro.
Intendiamoci, questa tesi difensiva era l’unica possibile, dopo quello che è emerso nei giorni scorsi, incluse le tracce degli assegni stessi e le testimonianze delle due venditrici. Facendola sua, Scajola tenta di rovesciare il tavolo: ora qualcuno deve dimostrare che io sapevo, è la vostra parola contro la mia.
Tuttavia la spiegazione del ministro è talmente illogica e inverosimile da far sorridere: lui così ignaro del mercato immobiliare a Roma (un ministro economico!) da pensare di poter davvero comprare 200 metri quadri al Colosseo per il prezzo di un trilocale al Fleming; la parte venditrice e il notaio che gli tengono accuratamente nascosta la verità; l’imprenditore Anemone che ci mette 900 mila euro in più senza nemmeno farlo sapere al suo beneficiato (e allora perché glieli avrebbe regalati, se non per acquistare la sua gratitudine o per pagare vecchi debiti?).
In America – ma probabilmente anche in India – una tesi difensiva così ridicola porterebbe alle dimissioni un secondo dopo, a furor di popolo: perché non solo ha preso una valanga di soldi da un imprenditore, ma ha preso pure tutti noi per fessi completi.
Invece Scajola ci ha provato, e probabilmente la farà anche franca. Perché il suo capo gli ha insegnato che da noi non c’è un’opinione pubblica, quindi non ci sarà nessuna reazione o quasi. Lui continuerà a sostenere imperterrito la sua assurda tesi, come se fosse verosimile, e a fare il ministro.
Se ci ha preso per fessi, è perché forse lo siamo.
Una notizia che se fosse vera, vista l’inaffidabilità della fonte (tuttosport), e ammesso fosse vera anche la richiesta di 6mln da parte del Real (cosa di cui dubito profondamente), sarebbe da stupidi farselo sfuggire nel mercato di gennaio.
La Eastman Kodak Company, la casa produttrice della famosa pellicola Kodachrome, ha deciso di fermarne la produzione.
Lanciata sul mercato nel 1935, ha sempre riscosso un grandissimo successo per via dei colori saturi, che la contraddistinguono.
Alcune foto scattate con tale pellicola sono entrate nella storia come quella di Steve McCurry che rappresenta una ragazza afgana, apparsa sulla copertina del National Geographic.
Anche Paul Simon ne ha parlato in una sua canzone…
Kodachroooome
They give us those nice bright colors
They give us the greens of summers
Makes you think all the world’s a sunny day, oh yeah
Il pickup d’America si è rinnovato per restare il leader.
Di grande tradizione automobilistica negli Stati Uniti, il pick-up, rappresentato per eccellenza da Ford, che con il nuovo Ford F-150 raggiunge il primato del piu venduto del settore, con circa 28 milioni a partire dalla prima serie uscita nel lontano 1948.
Disponibile in 35 versioni differenti, offre una motorizzazione che va da un V8 di 4.6 lt. fino al nuovo propulsore V8 di 5.4 lt a bioetanolo E85.
Recentemente è stato insignito del prestigioso premio North American Truck of The Year rappresenta infatti il premio più importante conferito ai 4×4 venduti in America e viene assegnato da una giuria formata dai maggiori giornalisti dell’auto statunitensi e canadesi.
Sul sito thecarconnection.com si possono avere tutte le informazioni a riguardo con una nutrita galleria di bellissime immagini.
Riguardo all’equipaggiamento di serie Ford ha pensato a sistemi come l’AdvanceTrac, l’RSC (Roll Stability Control) ed il Trailer Sway Control, mentre per gli interni il Costruttore americano ha curato la ricercatezza. Ad esempio, la serie Platino, ovvero quella più lussuosa in catalogo, è stata migliorata con la dotazione di una griglia cromata, sedili in pelle di qualità superiore e cerchi in lega da 20 pollici completamente ridisegnati.
I prezzi sul mercato degli Stati Uniti vanno dai $21,565 - $44,355
Chi ha detto che la fotografia a pellicola è morta?
Recentemente è stato reso noto il prezzo sul mercato europeo della nuovissima fotocamera a medio formato di casa Voigtlander, che si chiamera Voigtländer Bessa III 667.
Una cosidetta “folding” o a soffietto, a telemetro, dal sapore alquanto vintage, dotata di un obiettivo Heliar da 80mm F/3.5 fisso, supporta il formato 120 e 220.
Sarà disponibile dal mese di maggio e il prezzo sarà di 1999 euro, per un apparecchio dal fascino indiscutibile, e dal peso non indifferente, (circa 1 kg).
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Un reportage fotografico di Salvatore Esposito che descrive il degrado, la criminalità e tutto il resto.
Il lavoro fotografico pone attenzione su due dei pilastri fondamentali su cui si basa la malavita organizzata a Napoli, ovvero la droga e la microcriminalità.
Il primo, la droga, è il motore economico dei clan che la commerciano; il secondo, la manovalanza, costituisce l’ingranaggio che porta avanti il mercato degli stupefacenti, animando vere e proprie “piazze” di spaccio.
Ed è proprio sul riciclo costante della manovalanza minorile che i clan fanno affidamento; infatti nei quartieri a rischio, come Scampia, dove le istituzioni sono assenti, è facile che ragazzini vengano “arruolati” dalla criminalità organizzata già dall’età di dieci anni.
Costo dell’operazione 17 mln di euro, per rescindere il contratto che lo lega all’Amburgo fino al 2010, per poi firmare un quinquennale con la Juventus.
Sarebbe davvero un grandissimo colpo di mercato a giudicare dall’enorme talento di questo giocatore…
Forze nuove nel centrocampo della Juventus. La società bianconera ha ufficializzato un doppio acquisto: dall’Empoli arriva l’argentino Sergio Bernardo Almiron e dal Lione il portoghese Tiago Cardoso Mendes. Entrambi hanno firmato un contratto quinquennale fino al 2012.
Due ingaggi che permettono alla squadra (ma in particolare al reparto) di crescere sotto tutti gli aspetti: qualità, quantità, esperienza e apporto in zona gol.
Tiago Cardoso Mendes ha compiuto 26 anni lo scorso 2 maggio. Nativo di Viana do Castelo, è il quarto portoghese ad indossare la maglia bianconera dopo Rui Barros, Dimas e Paulo Sousa. Vanta un curriculum di tutto rispetto. Ha militato in club importanti, abituati a lottare per il vertice: Benfica, Chelsea e Lione, oltre alla nazionale portoghese. Nelle ultime tre stagioni, ha conquistato altrettanti titoli, uno in Inghilterra (con il connazionale Mourinho in panchina) e due in Francia. Ora è in Italia con la voglia di proseguire: “Sono qui per vincere altri titoli, sono state le prime parole dopo la firma. Sono felice della scelta. La Juventus è un grande club europeo, arrivarci era un sogno e ora l’ho realizzato”.
Chi invece il campionato italiano lo conosce molto bene è Almiron. A 27 anni (nato a Santa Fè l’8 novembre 1980), una fetta importante della sua vita l’ha passata nel nostro paese, dove è giunto nel 2001, ingaggiato dall’Udinese che lo prelevò giovanissimo dal Newell’s Old Boys. Udine e Verona sono state tappe per la sua crescita, fino alla consacrazione ad Empoli, dove ha contribuito (anche con i suoi gol, uno fatto a Buffon!) ad una promozione, ad una salvezza e ad una storica qualificazione alla Uefa. Ritrova Iaquinta e le sue prime parole assomigliano molto a quelle del compagno: “Sono qui per mostrare a tutti il mio valore, sono pronto ad affrontare ogni difficoltà. Ce la metterò tutta, come ho sempre fatto. E’ un nuovo punto di partenza della mia carriera, lo aspettavo da tempo”.
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