Un video molto bello e che ricorda molto i frattali di alcuni media-player.
Da vedere…
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Un video molto bello e che ricorda molto i frattali di alcuni media-player.
Da vedere…
Dal blog di Beppe Grillo
La scorsa settimana è scomparso da YouTube il video: “I bertoladri” di Marco Travaglio tratto dalla sua trasmissione Passaparola. Il filmato è riapparso dopo un paio di giorni in seguito alle azioni del mio staff. Il motivo riportato da YouTube per la cancellazione del video era: “Questo video non è più disponibile a causa di un reclamo di violazione di copyright da parte di Mediaset”.
Travaglio è stato intervistato a casa sua a inquadratura fissa. Né lui, né la sua abitazione sono (per ora) di proprietà di Mediaset. Il copyright sulle parole e sui cittadini non è ancora stato introdotto per legge. In futuro, forse, per comparire su Internet bisognerà chiedere il permesso a Ghedini.
Continua…
Anche se non sembra, questa è una cosa gravissima, una violazione incredibile dell’articolo 21, tipica di un regime dittatoriale.
Che paese di merda…
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Non vorrei, ritornare sulla questione Englaro, ma è piu forte di me, quando leggo titoli del tipo “Dovevo evitare la morte di Eluana“, mi girano le balle, e per almeno un paio di motivi.
Primo, perchè non c’era motivo di ritornare sulla questione, a meno che di non creare un polverone mediatico, atto a sviare l’opinione pubblica da cose ben piu importanti (Ciancimino non vi dice nulla?)
Secondo. perche se quello stronzo, si fosse degnato di raccogliere l’invito di Beppino Englaro, di andare a fare visita ad Eluana finchè ne aveva la possibilità, probabilmente non direbbe le sue solite cazzate.
Una strumentalizzazione in piena regola insomma.
Associazione Per Eluana
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Un post che mi ha particolarmente colpito su guerrilla radio, del quale riporto alcuni stralci.
Esattamente un anno fa moriva Giuseppe Gatì, un giovane siciliano, orgoglioso d’essere siciliano, onesto e puro. Un giovane che credeva in una Sicilia libera dalla mafia e dalla politica collusa. Credeva e combatteva per una Sicilia laboriosa rispettosa dell’uomo e dell’ambiente.
Ebbe il suo attimo di fama quando, nel corso della presentazione di un libro del pregiudicato Vittorio Sgarbi, incomprensibilmente eletto sindaco di Salemi, cittadina siciliana, dichiarò ad alta voce la pura e semplice verità: che Sgarbi, appunto, “è” un pregiudicato, condannato in via definitiva per truffa allo Stato e in primo e secondo grado per aver diffamato il dottor Caselli e l’intero pool antimafia.
Giuseppe, che si era limitato a parlare, a gridare “Viva Caselli! Viva il pool antimafia!” e a mostrare dei volantini che riportavano le sentenze relative a Sgarbi.Circa un mese dopo, il 31 gennaio 2009, Giuseppe Gatì morì sul lavoro. Venne trovato morto folgorato per aver presumibilmente “camminato su un cavo elettrico scoperto, senza accorgersene”.
Credo che mai un avverbio sia stato più consono del “presumibilmente”.
Ovviamente venne aperta un’inchiesta… dopodiché di Giuseppe si perdono le tracce mediatiche.
Ora viene da chiedersi come mai il suddetto Sgarbi continui ad apparire, a sbraitare e offendere a destra e a manca in tutte le tv italiane, e addirittura su quelle del padrone, viene posto su un trespolo come un pappagallo?
Schifo e vergogna…
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Dal blog di Piero Ricca, la lettera di un ragazzo Jacopo, di 23 anni.
Ovviamente condivido e riporto.
Io odio coloro che abusano della credulità popolare e delle pubbliche istituzioni.Odio i mafiosi e i frequentatori abituali di mafiosi. Odio coloro che chiamano “cancro da estirpare” i magistrati che indagano sui colletti bianchi. Odio i servi dell’informazione e in genere tutti i manipolatori delle coscienze. Odio chi, detenendo ogni potere, fa la vittima per mantenere il consenso. Odio chi rimbambisce le menti labili con una propaganda falsa. Odio le leggi su misura, chi le impone, chi le scrive, chi le approva. Odio chi non vede la quotidiana violenza sui deboli e blocca la nazione per un graffio sul cerone. Odio i finti oppositori, i pavidi e i vigliacchi. Odio chi lucra sulla stupidità delle masse e, lucrando sempre più, ne genera sempre nuova. Odio chi mette sullo stesso piano dissenso e violenza. Odio chi criminalizza le opinioni e perfino le notizie. Odio chi parla di mandanti morali e indica i terroristi mediatici. Odio chi demonizza e fa la vittima della demonizzazione. Odio chi ruba e grida al giustizialismo. Odio chi ha distrutto la politica e denuncia l’antipolitica. Odio chi ci fa vergognare di essere italiani e ci chiama antitaliani. Odio chi definisce criminali un comico e un giornalista. Odio chi dà sempre la colpa agli altri e non si assume mai la responsabilità di niente. Odio i prepotenti, gli ipocriti e i venduti che ti danno lezione di morale. Odio chi li lascia fare. Odio chi denuncia il “clima di odio” senza rendersi conto di quanto odio ha seminato e fingendo di non sapere quanto sia motivata l’indignazione. Odio chi, simulando amore, istiga all’odio. Odio chi si propone come titolare unico dell’amore e della libertà. Odio chi trasforma l’amore e l’odio in categorie della politica. Li odio e continuerò serenamente a odiarli finché sarò padrone del mio cuore e della mia coscienza.
Non vorrei, ma anche io odio…
photo credit Hytok
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A parte il fatto che non ci ho capito granchè, sembra una sorta di chat collaborativa, tipo msn per intenderci, e che funziona completamente online.
Di sicuro ha grandi potenzialità sopratutto di condivisione, di ogni cosa, beh, se qualcuno fosse interessato dispondo di ben 8 inviti per un account, il quale non è immediato, bisogna inserire un indirizzo email valido, al quale verrà successivamente inviato l’invito.
E’ tutto gratis eh, anche per me, nel senso che non ci guadagno un bel nulla a distribuire inviti…
Se siete interessati basta comunicarmi una email valida cliccando qua.
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Ma questo signore è un istigatore, dice Antonio Di Pietro, ha preso e continua a prendere per il culo milioni di italiani, aggiungo io.
Ora raccoglie i frutti, significa che c’è chi non ne può piu delle sue fandonie e delle sue sparate.
Siamo stanchi.
Per non dire dell’esilarante show di Emilio Fede al tg4…
Un grande giorno, ed ora prepariamoci al solito tam tam mediatico contro la sinistra…
Ma io comunque ho fiducia, prima o poi ce ne libereremo.
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