Una serie di ritratti di Irving Penn, in mostra fino al 6 giugno alla National Portrait Gallery a Londra.
Non si parla di ritratti comuni, ma di persone che vanno da Truman Capote a Salvador Dali, da Christian Dior a Duke Ellington, da Rudolf Nureyev a Al Pacino, da Grace Kelly a pablo Ricasso, da Edith Piaf a T.S. Eliot.
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“Marco Pesaresi, nato a Rimini nel 1964, si afferma presto come uno dei migliori talenti della fotografia italiana. Dopo gli studi superiori, ha seguito i corsi dell’Istituto Europeo di Design a Milano dove ha cominciato la sua carriera di fotografo professionista. Dopo avere viaggiato in Africa e in Europa, il suo interesse fotografico si é concentrato sui più vari, complessi e difficili problemi sociali tra cui gli immigrati e gli emarginati, la droga e la prostituzione. Le sue foto sono state pubblicate sulle più prestigiose testate: “Panorama”, “Espresso”, “Geo”, “El Paìs”, “Sette”, “The Independent”, “The Observer” etc, in Italia e all’estero.
Underground. Un viaggio metropolitano
Marco Pesaresi ci porta in un lungo viaggio sottoterra attraverso le metropolitane di dieci città del mondo: New York, Calcutta, Madrid, Tokio, Parigi, Mosca, Berlino, Mexico City, Milano e Londra.
Nella monotonia della vita quotidiana, l’autore con le sue immagini coglie la drammaticità, l’atmosfera, l’ironia, le differenze culturali e un senso universale di transito, di movimento continuo e d’attesa.
Il 22 dicembre 2001, in circostanze tragiche, muore improvvisamente nella sua Rimini, città dove aveva lavorato a lungo.
Il sito a lui dedicato è curato da Ines Muratori: www.mescalina.com/marcopesaresi.
Dal sito di Tiziano Terzani, è possibile scaricare il testo che compare all’interno del libro. Contrasto.it
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Tommy è una ragazza che vive a Londra e sul suo blog, ha creato una serie di guide turistiche di alcune città.
Queste guide, a differenza delle altre piu blasonate e professionali, non mostrano foto belle e patinate, ma foto realizzate con una Holga, in pratica si tratta di Lomo-guide.
Un approccio diverso, ma molto interessante, alla guida turistica come siamo abituati a vederla.
Eccole.
Una protesta di massa si è svolta ieri 16 febbraio a Londra, dove diversi fotografi o fotoamatori, si sono radunati davanti alla sede di Scotland Yard per manifestare il loro dissenso, e difendere il proprio diritto di poter fotografare liberamente in luoghi pubblici.
Si vieta infatti da quanto ho capito, di fotografare e pubblicare foto di poliziotti e forze dell’ordine, il tutto assurdamente mirato a coadiuvare la lotta al terrorismo.
Una idiozia degna del miglior Berlusconi, insomma. Urban75
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Annie Leibovitz alla National Portrait Gallery di Londra, con una mostra di suoi ritratti, che come da titolo sono stati realizzati a partire dal 1990 fino al 2005.
Se vi trovate quindi da quella parti, vale assolutamente una visita.
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Una foto che non ha bisogno di commenti, si tratta dell’installazione di un artista inglese, K-Guy, il quale ha voluto rappresentare cosi la morte dell’economia, o meglio del suo boom.
Il tutto è apparso all’uscita di Bank of England in Threadneedle Street a Londra.
A giudicare dalla reazione dei incuriosita dei passanti direi che l’opera (che somiglia piu a uno scherzo) è riuscita perfettamente.
Eccezionale manifestazione di creatività.
Una serie di foto si possono trovare su Flickr
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E’ apparsa nel weekend appena trascorso, l’ultima opera di Bansky.
Ne avevo già parlato qualche post addietro, riguardo la faccenda di George Michael.
Una scritta accusatoria nei confronti delle telecamere di sorveglianza nel centro di Londra, l’opera (non a caso) è avvenuta sotto lo sguardo di una telecamera di sorveglianza, coperta per l’occasione… Dailymail.co.uk
Bansky, un grandissimo artista, inglese, dal volto sconosciuto, perchè i suoi stencil appaiono all’improvviso sui muri di Londra.
Sono tutte opere d’arte, alcune anche vendute all’asta per cifre ragguardevoli, George Michael ha pagato 400.000 sterline per due tele, ma ora sembra che sia intenzionato ad offrire 2 milioni di sterline all’artista, per fare dipingere i muri della sua casa, e contemporaneamente svelare l’identità del misterioso Bansky.
Ovviamente pare che abbia accettato l’offerta (solo un pazzo rifiuterebbe) ma ad una sola condizione, quando sarà all’opera, George non dovrà essere presente, per rispettare il suo anonimato. Sul suo sito si possono ammirare i suoi capolavori, alcuni sono semplicemente geniali, ma quasi sempre con un significato di fondo che fa pensare.
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