Sono allibito a sentire certe affermazioni di alcuni politici, riguardo alla "missione di pace" in Afghanistan, dopo la morte dei due alpini. Ma davvero queste missioni sono necessarie? ma a che pro? per combattere il terrorismo? o per soddisfare il padrone americano? Cosa caspita c’entra l’Italia con l’Afghanistan? ma perchè non ritirare le truppe una volta per tutte? per quanto tempo ancora dovremo piangere la morte dei nostri soldati? E se invece di combattere il terrorismo, si accendessero dei moti di ritorsione, ovvero fossimo presi di mira (come del resto avviene) per il semplice fatto di avere delle truppe là? E per favore finiamola di pensare e di credere che si tratti di missioni di pace, chiamiamole con il nome adatto, sono missioni militari e basta… Per non parlare poi dei costi di queste missioni…
Ma si sa, il tempo ripulisce le coscienze, tra qualche mese non si ricorderà quasi piu nessuno dei caduti, e tutto tornerà come prima, fino ai prossimi che cadranno per la patria, o meglio per gli interessi della patria.
Qualche sera fa ho visto questo film “hable con ella” in italiano parla con lei, una bella storia per la regia di Pedro Almodòvar.
Il film è davvero molto bello, ma non certo di quelli che lasciano il segno, fatta eccezione per una scena, dove Caetano Veloso canta una canzone, cucurucucu paloma, della quale si conosce ovviamente la versione nostrana di Battiato.
Beh che dire è una scena grandiosa, un brano che tocca il cuore, un momento di grandissima poesia.
Eccone il testo:
Dicen que por las noches
Nomas se le iba en puro llorar,
Dicen que no comia,
Nomas se le iba en puro tomar,
Juran que el mismo cielo
Se estremecia al oir su llanto;
Como sufrio por ella,
Que hasta en su muerte la fue llamando
Ay, ay, ay, ay, ay,… cantaba,
Ay, ay, ay, ay, ay,… gemia,
Ay, ay, ay, ay, ay,… cantaba,
De pasión mortal… moria
Que una paloma triste
Muy de manana le va a cantar,
A la casita sola,
Con sus puertitas de par en par,
Juran que esa paloma
No es otra cosa mas que su alma,
Que todavia la espera
A que regrese la desdichada
Cucurrucucu… paloma,
Cucurrucucu… no llores,
Las piedras jamas, paloma
¡Que van a saber de amores!
Cucurrucucu… cucurrucucu…
Cucurrucucu… paloma, ya no llores
“Marco Pesaresi, nato a Rimini nel 1964, si afferma presto come uno dei migliori talenti della fotografia italiana. Dopo gli studi superiori, ha seguito i corsi dell’Istituto Europeo di Design a Milano dove ha cominciato la sua carriera di fotografo professionista. Dopo avere viaggiato in Africa e in Europa, il suo interesse fotografico si é concentrato sui più vari, complessi e difficili problemi sociali tra cui gli immigrati e gli emarginati, la droga e la prostituzione. Le sue foto sono state pubblicate sulle più prestigiose testate: “Panorama”, “Espresso”, “Geo”, “El Paìs”, “Sette”, “The Independent”, “The Observer” etc, in Italia e all’estero.
Underground. Un viaggio metropolitano
Marco Pesaresi ci porta in un lungo viaggio sottoterra attraverso le metropolitane di dieci città del mondo: New York, Calcutta, Madrid, Tokio, Parigi, Mosca, Berlino, Mexico City, Milano e Londra.
Nella monotonia della vita quotidiana, l’autore con le sue immagini coglie la drammaticità, l’atmosfera, l’ironia, le differenze culturali e un senso universale di transito, di movimento continuo e d’attesa.
Il 22 dicembre 2001, in circostanze tragiche, muore improvvisamente nella sua Rimini, città dove aveva lavorato a lungo.
Il sito a lui dedicato è curato da Ines Muratori: www.mescalina.com/marcopesaresi.
Dal sito di Tiziano Terzani, è possibile scaricare il testo che compare all’interno del libro. Contrasto.it
Mi rattrista sapere che ha vinto il festival di S. Remo quel fighetto, dal sorriso ebete che cammina come se avesse una carota infilata nel didietro, ovvero Valerio Scanu, con un brano il cui testo è una vera e propria offesa alla lingua italiana.
Mi rattrista il fatto che quello che era in festival della canzone italiana, sia oramai ridotto ad una competizione fra le reti (rai e merdaset) con i loro “prodotti” sfornati dai cosidetti “talent show” come x-factor o amici del trans Maria de filippi.
Mi rattrista vedere invadere la Rai dai tirapiedi del nano, come il piduista Maurizio Costanzo, e pensare che pago pure il canone!
Ma tornando a Scanu, non so se avete ascoltato il testo della canzone, ma ce l’avete presente come può essere possibile “far l’amore in tutti i laghi?”
Come dicevo, un’offesa alla lingua italiana, un testo buttato giù in 5 minuti, lo si capisce anche da come, per fare entrare la strofa nella metrica del brano, sia costretto ad affrettare le parole, quasi senza fiato.
Che poi pure la seconda classificata “Italia amore mio” non è che sia il massimo eh, anzi la definirei un’accozzaglia mal riuscita di luoghi comuni, per far leva sullo spirito patriottico, passando magari per il calcio e i mondiali, per sfumare poi in una famosissima aria, ossia “somewhere over the rainbow“, ma una volta non si chiamava plagio questa cosa?
Possibile che sia passata inosservata? mah
Tristezza infine, perchè sono state eliminate canzoni di artiste di ben altro spessore, come ad esempio Nina Zilli, oppure Malika Ayane, che a confronto, del vincitore, sembra davvero un altro pianeta, ed infatti è stato tutto truccato con il televoto, insomma una vera e propria schifezza.
Valerio Scanu, ma vaffanculo va! (rigorosamente in tutti i modi, in tutti i luoghi e in tutti i laghi eh…)
“Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbe meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale,corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.”
Lo so a chi state pensando, COMUNISTI e malfidenti!
In realtà si tratta di uno scritto di Elsa Morante risalente al 1945, a proposito di Mussolini…
Ed ecco un video che spiega inequivocabilmente come l’italia abbia un governo fascista, sopratutto l’ultimo punto…
Un post che mi ha particolarmente colpito su guerrilla radio, del quale riporto alcuni stralci.
Esattamente un anno fa moriva Giuseppe Gatì, un giovane siciliano, orgoglioso d’essere siciliano, onesto e puro. Un giovane che credeva in una Sicilia libera dalla mafia e dalla politica collusa. Credeva e combatteva per una Sicilia laboriosa rispettosa dell’uomo e dell’ambiente.
Ebbe il suo attimo di fama quando, nel corso della presentazione di un libro del pregiudicato Vittorio Sgarbi, incomprensibilmente eletto sindaco di Salemi, cittadina siciliana, dichiarò ad alta voce la pura e semplice verità: che Sgarbi, appunto, “è” un pregiudicato, condannato in via definitiva per truffa allo Stato e in primo e secondo grado per aver diffamato il dottor Caselli e l’intero pool antimafia.
Giuseppe, che si era limitato a parlare, a gridare “Viva Caselli! Viva il pool antimafia!” e a mostrare dei volantini che riportavano le sentenze relative a Sgarbi.
Circa un mese dopo, il 31 gennaio 2009, Giuseppe Gatì morì sul lavoro. Venne trovato morto folgorato per aver presumibilmente “camminato su un cavo elettrico scoperto, senza accorgersene”.
Credo che mai un avverbio sia stato più consono del “presumibilmente”.
Ovviamente venne aperta un’inchiesta… dopodiché di Giuseppe si perdono le tracce mediatiche.
Ora viene da chiedersi come mai il suddetto Sgarbi continui ad apparire, a sbraitare e offendere a destra e a manca in tutte le tv italiane, e addirittura su quelle del padrone, viene posto su un trespolo come un pappagallo?
Schifo e vergogna…
Un bel video realizzato con la tecnica del time lapse, con soggetto Vancouver.
Una tecnica interessante con effetti finali molto belli.
Per chi volesse approfondire, ecco un tutorial su come effettuare un video, usando la propria reflex digitale.
Oppure in sito di riferimento in italiano timelapse.it
Una interessante intervista di Roberto Saviano per Panorama, che merita di essere letta, offre diversi spunti di riflessione.
Eccone alcuni.
Il problema è un altro. Questo governo agisce, e spesso con successo, soprattutto a livello di ordine pubblico. In primo luogo con gli arresti. Potere mostrare i camorristi e i mafiosi arrestati diviene prova dell’efficacia della lotta alla mafia. Ma questo governo non ha approntato strumenti per colpire il punto nevralgico delle organizzazioni criminali: la loro forza economica.
Oppure
E poi i sequestri spesso vengono sbandierati due tre volte nella cronaca, quando invece sono parti di una stessa operazione.
Cioè che cosa accade?
Prima i beni vengono congelati, poi viene fatta la richiesta di sequestro, e alla fine il sequestro viene effettuato. Questi tre passaggi generano tre notizie, facendo spesso sembrare che le azioni contro l’impero economico sono state tre anziché una.
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