“Solo i morti hanno visto la fine della guerra” - (Platone)
E’ la frase che appare nel finale del film, Triage, reporter di guerra, me lo sono visto e devo dire che si tratta di una bella storia, che al contrario di quanto si possa credere, non tocca solo argomenti di guerra, ma amicizia e famiglia.
Si tratta della storia di due fotoreporter e amici Mark e David, ognuno dei quali ha un approccio diverso con la fotografia di guerra, Mark infatti è piu temerario, ed è alla ricerca della foto della vita, mentre David è molto piu cauto, anche per via del fatto che in Irlanda, ha una moglie che sta per dare alla luce suo figlio.
Entrambi si trovano a documentare un ospedale da campo ricavato da una grotta, dove in condizioni disumane vengono portati i soccorsi, eseguite amputazioni e per i casi senza speranza sono distribuiti nastri colorati, il blu, è per quei pazienti che verranno uccisi con un colpo alla testa, dallo stesso dottore.
Ad un certo punto, dopo un aspro combattimento David decide di tornare a casa, e i due amici si separano, poco prima che Mark venga ferito dallo scoppio ravvicinato di una granata.
Rimessosi, fa ritorno alla sua vita e dalla sua fidanzata, ma i fantasmi di quanto è successo, non gli danno tregua, e lo portano ad un repentino peggioramento tanto da essere ricoverato in ospedale, e a chiedere aiuto a psicologi, uno dei quali, sarà l’anziano nonno di Helena, la sua fidanzata, che riuscira a fare riemergere tutti i dettagli della vicenda…
Un film crudo, a tratti, ma che merita di essere visto, davvero bellissimo, ve lo consiglio.
Su screenweek trovate una piccola video-recensione, che spiega tutto alla perfezione. triage@screenweek
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Si sono svolti oggi i funerali del giovane soldato Alessandro Di Lisio, ucciso in un attentato in Afghanistan.
La cosa che mi ha colpito però è un’altra, ed alla quale sulle prime non avevo fatto caso.
Mi riferisco alla frase che ha scritto su facebook pochi giorni fa, che dice:
La guerra è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo…
Se ci pensate è una frase terrificante, nel suo concetto, sopratutto se viene da un giovane di 25 anni.
Di tutt’altro parere il nano bellachioma che dice “una morte necessaria” cioè volevo dire “una missione necessaria”.
E comunque continuo a chiedermi come mai mandano soldati in “missioni di pace” in missioni di guerra chi ci mandiamo le Carmelitane scalze?
L’ Italia ripudia la guerra in ogni sua forma, Berlusconi NO.
Meditate gente meditate…
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Quante probabilità ci sono che due proiettili si scontrino l’uno con l’altro in volo?
Sembra una su un milione di milioni (billion).
Ma non è tutto, se l’oggetto in questione risale alla guerra in Crimea del 1854, allora capirete che non è affatto facile da trovare.
Un appello dall’ordine dei medici rivolto a Calderoli, a seguito della recente norma incostituzionale che permette di denunciare gli extracomunitari che si rivolgono a loro per curarsi.
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
COMUNICAZIONE N. 4 DEL 05.02.09
DISEGNO DI LEGGE SULLA SICUREZZA: LA POSSIBILITA’ PER I MEDICI DI DENUNCIARE I CLANDESTINI
Il Consiglio dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Bergamo esprime il proprio dissenso per la recente disposizione di legge che dà facoltà al medico di denunciare gli extracomunitari clandestini che si rivolgano a lui per essere curati.
Tale disposizione determina una situazione di incertezza da parte del malato che eviterà di rivolgersi alle strutture sanitarie per essere curato, con gravi rischi per la salute pubblica, con particolare riguardo alle malattie infettive nuovamente emergenti, e rischia di creare circuiti di cura clandestini.
La disposizione è inoltre in contrasto con i contenuti dell’art.3 del Codice di Deontologia Medica e metterà gli Ordini nella condizione di non poter perseguire il sanitario che decidesse di violare i principi etici storici della nostra professione.
Il Consiglio si rivolge al mondo politico bergamasco, e in particolare al Ministro Roberto Calderoli iscritto all’Ordine di Bergamo, perchè si attivi per ottenere la revoca di una normativa in contrasto con la tradizione e la cultura della nostra gente.
Via Marcello Saponaro
Ma cosa dice l’Art. 3 del codice di deontologia medica?
Art. 3
Doveri del medico
Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’Uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza discriminazioni di età, di sesso, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di pace come in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera.
La salute è intesa nell’accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e psichico della persona. Codice Deontologia Medica
Come potete vedere è una norma fortemente illegale, e anticostituzionale, o forse, vuoi vedere che anche il codice deontologico è stato scritto da filosovietici rossi?
Bisogna ribellarsi a questi soprusi!
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Il Giornale, nota testata di cartastraccia, con a capo il presidente del consiglio Bellachioma, manipola foto riguardanti i conflitti nella striscia di Gaza, aggiungendo missili, esplosioni e chissà che altro…
Come dire che se la realtà non soddisfa le loro idee, se le inventano, semplice no?
Sopra si può vedere la foto originale, e quella taroccata, ovviamente si sono guardati bene dal rivelarlo…
Bella stampa, bella informazione…
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