La scorsa settimana è scomparso da YouTube il video: “I bertoladri” di Marco Travaglio tratto dalla sua trasmissione Passaparola. Il filmato è riapparso dopo un paio di giorni in seguito alle azioni del mio staff. Il motivo riportato da YouTube per la cancellazione del video era: “Questo video non è più disponibile a causa di un reclamo di violazione di copyright da parte di Mediaset”.
Travaglio è stato intervistato a casa sua a inquadratura fissa. Né lui, né la sua abitazione sono (per ora) di proprietà di Mediaset. Il copyright sulle parole e sui cittadini non è ancora stato introdotto per legge. In futuro, forse, per comparire su Internet bisognerà chiedere il permesso a Ghedini. Continua…
Anche se non sembra, questa è una cosa gravissima, una violazione incredibile dell’articolo 21, tipica di un regime dittatoriale.
Che paese di merda…
[ad#ad-1]
Dal blog di Beppe Grillo, lettera di un ex-italiano.
Per rinunciare alla cittadinanza italiana bisogna pagare SOLO 200 euro. Ma allora è un affare!
“L’ultimo balzello pagato ai corrotti governanti italioti: 200 euro per non essere più italiano: è la tassa che ho appena pagato per potermi presentare dinanzi al console italiano nel Paese in cui risiedo e dichiarare la rinuncia alla cittadinanza italiana, avendo assunta quella del Paese che mi ospita dal 1972. Resto italiano dentro di me, provo angoscia e rammarico per il Paese in cui sono nato e cresciuto, ma nel cui squallore non mi riconosco più minimamente. “Più amo l’Italia più odio gli italiani” soleva dire una mia zia emigrata in Sudamerica. Ai tempi di Craxi. Figuriamoci che cosa direbbe ora! Io sono emigrato in Germania, ma ho deciso di restituire il passaporto italiano, stanco di dovermi sempre giustificare o inventare motivazioni per spiegare ai miei attuali concittadini lo sfacelo della Repubblica italiana, nata sul sacrificio di chi come miei parenti partigiani non aveva esitato a combattere il fascismo a rischio della propria vita, finendo in campo di concentramento. Valeva la pena, per questi bastardi attualmente al potere? Che Dio, se c’è li maledica, ed il demonio, che c’è di sicuro - se li prenda in custodia al più presto. Tutti.” Graziano Priotto, Radolfzell.
Un video fin troppo esplicativo, direi agghiacciante, che spiega tra le altre cosa i motivi per cui il governo fascista sta cercando di censurare youtube, chiedendo un risarcimento di circa mezzo miliardo di euro per video tratti dalle loro televisioni, o molto piu probabilmente per imbavagliare la libera informazione.
L’8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo Day, o V-Day.Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta.Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.
Questo è quanto si ripropone Beppe Grillo sul suo blog. Mandiamoli a casa quei politici pluriindagati, mafiosi e condannati che stanno in parlamento, è ora di fare qualcosa di concreto!
L’otto settembre lancerò un’iniziativa di legge popolare in tre punti per disinfestare il Parlamento:
PRIMO: Nessun cittadino può candidarsi se condannato in via definitiva o in attesa di giudizio.
SECONDO: Nessun cittadino italiano può essere eletto per più di due legislature. Regola valida retroattivamente.
TERZO: I candidati devono essere votati dai cittadini con la preferenza diretta.
Invierò a ogni deputato e a ogni senatore una mail di richiesta di adesione, o rifiuto, a questi tre punti e pubblicherò le risposte, se ce ne saranno. Il silenzio è dissenso.
Oggi pubblico il video integrale del mio discorso al Parlamento europeo.
Beppe Grillo davvero inarrstabile, sta facendo infatti i preaparativi per il V-Day, ossia il Vaffanculo Day, che verrà celebrato l’8 settembre.
L’iniziativa è stata presentata nientemeno che a Bruxelles al Parlamento Europeo dove Beppe si è recato per cercare di spiegare la situazione politica in Italia.
Ecco una parte del filmato
Putin ci ha ricordato, dopo gli omicidi di giornalisti e oppositori del suo Governo, e qualche flebile denuncia del nostro Governo, che l’Italia è il Paese della mafia. Io, su questo punto, sono parzialmente d’accordo. La mafia, in realtà le mafie, ognuna con una sua identità regionale, sono un problema minore nel mio Paese. Il problema vero è il Parlamento italiano che contiene un numero di individui giudicati in primo e secondo grado, una settantina, e 25 condannati in via definitiva, da far impallidire Al Capone e Don Corleone insieme. Putin, se mi ascoltasse, potrebbe obiettare che sono state le mafie a farli eleggere o il voto di cittadini favoriti e collusi con la criminalità organizzata. Niente di tutto questo. Forse la stampa internazionale non lo sa ancora, ma due anni fa in Italia c’è stato un colpo di Stato. La legge elettorale è stata cambiata per impedire ai cittadini di votare il loro candidato. I partiti, non più di dodici persone, hanno deciso chi doveva fare il deputato o il senatore. La legge fu voluta da Berlusconi, l’opposizione si oppose poi, quando andò al Governo, Prodi la confermò. E’ meglio, molto meglio, per i partiti far eleggere dei loro impiegati che avere in Parlamento dei rappresentanti dei cittadini. Meglio pregiudicati che liberi. Putin ci ha sottovalutato, le mafie in Italia contano meno dei partiti e sono più oneste, non dicono di essere democratiche e dalla parte dei cittadini. L’Italia è una nazione con un Parlamento non eletto dai cittadini, simile più a un istituto di pena che a un luogo in cui si dovrebbero decidere le sorti della Nazione. Il mio è un appello per restituire la libertà di voto e di informazione all’Italia. L’otto settembre organizzerò in ogni città d’Italia una manifestazione, l’ho chiamata Vaffanculo day. Una via di mezzo tra il D-day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Quel giorno gli italiani dovranno riprendere in mano il loro Paese distrutto da decenni di partitocrazia, di massoneria piduista, di intrecci tra banche e mafia, di ingerenze del Vaticano nella cosa pubblica, dalla informazione di Stato e di Berlusconi, dai conflitti di interesse.
Grandissimo Beppe Grillo come sempre, ecco come risparmiare sui software nelle aziende semplicemente passando a Linux o all’Open Source in generale.
La Norvegia lo sta già facendo come in tanti altri paesi ci si sta muovendo in questa direzione.
Possibile che noi Italiani siamo cosi stupidi? perchè continuare ad arricchire zio Bill, che se percaso si alza male una mattina decide di immettere un nuovo sistema operativo sul mercato, incompatibile chiaramente con tutti i tuoi bei programmini (che dovrai aggiornare) pagando profumatamente?
Provate ad esempio ad installare una stampante di ultima generazione su windows 98…
Eccovi riportato il post di Beppe.
L’Italia ha bisogno di soldi. E io voglio sempre aiutarla. L’iniziativa: “Oro alla Patria” continua.
Le applicazioni software della Pubblica amministrazione non costeranno più niente. Non costano già più niente. Basta passare al software Open Source, software libero che non costa un euro. Nei ministeri, nelle regioni, nelle scuole, negli ospedali pubblici, nei tribunali, eccetera, eccetera.
Quanto spende lo Stato per comprare, aggiornare le applicazioni Microsoft? Da domani potrà costare zeroeuro. L’Europa si sta muovendo, come la Norvegia.
Chavez è già partito e entro il 2007 metà del settore pubblico venezuelano sarà Open Source. L’Open Source si può adottare subito, perchè aspettare?
Le amministrazioni pubbliche che lo hanno fatto, forse ci sono, mi contattino inviando una mail. Le citeremo tutte nel blog dopo una ispezione di tecnici di fiducia dei Meetup. Tutte le altre si diano una mossa perchè stanno buttando nel cesso le nostre tasse. Invito un ministro, chiunque voglia, a battere un colpo, a dare un esempio e scrivere a questo blog quando e come passerà all’Open Source e quanto farà risparmiare ai cittadini.
Belin, mi sto facendo un c..o così a studiare l’informatica per fare un po’ di risparmio. E i nostri dipendenti sono rimasti al pallottoliere. Questo è il vero problema. La loro forza dell’ignoranza unita alla nostra rassegnazione.
Tempo fa navigando su internet mi ero imbattuto nel sito del Fronte Nazionale di Liberazione dei Nani da Giardino (FNLNG) da qualche giorno tornato alla ribalta per la notizia dell’arresto di 4 ragazze incensurate che tentavano di sottrarre 14 nani da un venditore di materiali da costruzione e laterizi.
La notizia è riportata anche sul sito di Beppe Grillo, riporto un passaggio esilarante…
[blockquote]Cosa significa questo gesto? Cosa simboleggia? Le ragazze volevano trasmettere un messaggio? Oggi un nano di gesso, domani chissà. Oggi Olgiate Olona, domani Arcore? E se un gruppo di fanatici volesse trafugare un nano da giardino dalla villa di Arcore e liberarlo in un bosco spagnolo a disposizione del giudice Garzon? Ad Arcore per sicurezza sono stati acquistati tremila nanetti da giardino a scopo mimetico, un centinaio di Biancaneve e tre calchi di Previti per terrorizzare i ladri.[/blockquote]
Certo si parla sempre di furto, infatti le 2 ragazze maggiorenni si sono fatte una notte in galera, però a pensarci bene, tutto sommato i mali che affliggono il mondo sono ben altri…
Recent Comments