Da qualche tempo ho contratto una nuova passione, l’acquariologia, e per questo devo ringraziare mio padre.
L’allestimento di una vasca è una cosa bellissima, bisogna studiare un sacco di cose, pianificare, sopratutto quello che riguarda il layout, ornamenti, piante ecc…
E’ cosi che ho conosciuto (virtualmente) Takashi Amano, un mito per quello che riguarda l’allestimento di vasche per acquari.
E’ stato il primo ad utilizzare tecniche e materiali usati per bonsai, e li ha trasferiti in ambienti sommersi.
Ma non è tutto, ho scoperto che è pure un grande fotografo, (di paesaggi ovviamente) e che scatta con macchine a pellicola, come Contax RTS III e Nikonos V.
Indubbiamente il numero uno!
Basta fare una ricerca, il web è pieno di foto delle sue stupende creazioni.
Fra qualche giorno dovrò allestire una piccola vasca da 30 litri, ed ho deciso (con estrema umiltà) di copiare o almeno provarci, uno dei suoi layout con le rocce… AmanoTakashi.net
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Ed eccoci a descrivere di nuovo il processo di sviluppo.
A questo punto abbiamo i nostri chimici in bottiglie da 1 litro, e partiamo con il processo di sviluppo vero e proprio, ossia entriamo in camera oscura e inseriamo la pellicola al buoi completo dentro la tank.
Prima però avremo preparato la quantità di bagni adeguata e li avremo messi a bagnomaria con acqua calda ad oltre 45 gradi in modo da ottenere una temperatura del bagno cromogeno (il piu importante, per precisione) di 37,8 +/- 0.15 diciamo 38 gradi per comodità.
Questa è a tutti gli effetti l’operazione piu complicata di tutto il processo, ossia mantenere una temperatura precisa per qualche tempo.
Con un pò di esperienza si riuscirà ad essere sempre piu precisi, e si capiranno le temperature del bagnomaria da usare.
FL1 - Partiamo, l’emozione sale, cosi come la temperatura del bagno cromogeno, una volta stabile a 38 lo versiamo nella tank agitando i primi 30″ e poi successivamente per 10 secondi ogni minuto, per un tempo complessivo di 3′ 15″.
FL2 - Svuotiamo ed riempiamo con il bagno di sbianca la cui temperatura non necessita di precisione assoluta, facciamo partire il cronometro, agitiamo per i primi 30″ e successivamente 10″ ogni minuto, per un tempo di 6′ 30″.
PRIMO LAVAGGIO - Le istruzioni dicono per 3′ e 15″ ma io uso il metodo ilford, ossia sciacquo con diversi ribaltamenti.
FL3 - FIXER Stessa tecnica di agitazione per 6′ 30″ dopodichè procediamo con il SECONDO LAVAGGIO.
FL4 - Stabilizzatore, va inserito e fatto agire per 1′ 30″ (io agito in continuazione)
Per finire, risciaquo, ma su questo punto ho qualche dubbio dal momento che le istruzioni non dicono nulla, e non vorrei che risciaquando andassi ad annullare l’effetto dello stabilizzatore.
Beh che dire ora si estrae la pellicola dalla tank e con un pò di sconforto si avra una striscia di negativi di colore rossastro (se va bene) ma niente paura una volta stampati o scannerizzati, riporteranno i colori.
Avete cosi sviluppato in casa il vostro primo rullino a colori.
Ripeto il passaggio piu importante è il primo bagno (cromogeno) o meglio il rispetto preciso della sua temperatura.
Un altro piccolo trucco è mettere a bagno i chimici parecchio tempo prima, in modo da stabilizzare la temperatura, altrimenti vi troverete come me a combattere con acqua calda e ad aspettare impazienti la temperatura salire
Al prossimo post i miei risultati.
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Eccomi ancora a raccontare la mia prima esperienza di sviluppo pellicola colore con il kit FLC di Ornano.
Con un poco di incertezza, ho iniziato a preparare le soluzioni
FL1 - Sviluppo cromogeno, composto da 3 flaconi, che vanno disciolti progressivamente nell’ 80% del volume finale di acqua a 30-35 gradi
FL2 - Sbianca, va disciolto nel 30%del volume di acqua che può andare dai 15 ai 40 gradi quindi abbastanza tollerante.
FL3 - Fissaggio, va nel 70% di acqua, sempre dai 15 ai 40 gradi
FL4 - Stabilizzatore, disciolto nell’ 80% di acqua dai 15 ai 40 gradi
A questo punto ci si ritrova con 4 bottiglie (meglio se a soffietto) di preparato pronto la cui conservazione va ai circa 2 mesi per lo sviluppo cromogeno se ben conservato, fino ai 6 mesi per gli altri.
Ogni commento e consiglio è ben accetto
Alla prossima.
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Un modo per riutilizzare bottiglie da 2 litri di bevande, usandole per illuminare l’ambiente.
Sinceramente sono un pò scettico sull’effettivo funzionamento, a meno che non venga inserito qualche liquido iridescente…
Oppure potrebbe funzionare per via della diffrazione della luce attraverso l’acqua magari anche per via della forma della bottiglia.
Interessante, sarei curioso di provare, ma non mi va di bucare il tetto.
Una interessante novità da Canon, si tratta della nuova Powershot D10, una fotocamera con un sensore da 12.1 megapixel, con design bombato, molto bella esteticamente, ma sopratutto a prova di bomba (si fa per dire..)
Può infatti andare sott’acqua, fino a 10 metri, è antiurto e resiste a cadute da altezze di circa 120 cm, e non risente di temperature che vanno da -10 fino a +40 gradi.
Ideale per chi pratica sport di movimento, snorkeling, e che non ha voglia di tanti riguardi.
Ottima
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Boss Fragrances, disponibili nelle versioni per uomo
Boss Bottled
Boss In Motion
Boss Pure
Boss Soul
Boss Selection
Scrivo tutto questo perchè mi è stata offerta da parte di ReviewMe la possibilità di fare una piccola recensione o meglio di pubblicizzare le fragranze di casa Boss, in cambio di un compenso.
Sul sito Hugo Boss si possono anche ordinare campioni di suddette fragranze.
Ho fatto la richiesta per Boss Pure, il cui flacone si ispira ad interpretare una parete d’acqua, rappresentandone visivamente la forza e l’inarrestabilità.
Potente, trasparente ed essenziale.
Boss Soul, ha un flacone decisamente accattivante, cosi come “in motion” dei quali però il campione non è disponibile a causa dell’elevata richiesta (siamo italiani no?).
Per quanto riguarda la donna sono disponibili le fragranze
Essence de femme
Femme by Boss
Boss Intense
Boss Woman
Ad ogni modo questa recensione deve avere una lunghezza di almeno 200 parole e non immaginate quanta fatica sto facendo per arrivare alla quota perchè veramente i profumi diciamo che non sono il mio genere di argomento.
Mi sembra quasi di essere tornato a scuola quando si era costretti a sviluppare un tema, che chiaramente non doveva essere troppo corto, e che oggi come allora, sono costretto a divagare e a fare giri di parole inimmaginabili.
Eh, cosa non si farebbe per guadagnare due soldi…
Concludendo direi che la Hugo Boss non ha bisogno di presentazioni (sopratutto non da me) e che comunque non mi posso sbilanciare troppo parlando dei loro profumi, per il semplice fatto che non li conosco.
Appena mi arriverà il campione gratuito però (se vi può fare piacere) magari scriverò un post con le mie impressioni e sensazioni.
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